Fantasma del castello di Bardi
La vicenda del fantasma del castello di Bardi viene da lontano, ma ha inizio ufficialmente nel 1995 con diverse segnalazioni.
Due giornalisti, Gianni Santi e Daniele Kalousi, se ne interessano, pernottando all’interno della fortezza.
Fotografano una forma instabile e lattiginosa che si materializza alle spalle di uno dei due.
Non mancano le polemiche sull’attendibilità delle foto: accuse propaganda da un lato e di pregiudizio dall’altro.
E’ solo alcuni anni più tardi quando nel 1999 il castello di Bardi entra con pieno diritto fra i luoghi più infestati d’Italia.
Daniele Gullà e Michele Dinicastro entrano nella fortezza di Bardi accompagnati da due medium fiorentine, un biologo e alcuni tecnici di laboratorio armati di strumentazione fra cui una termocamera, uno strumento in grado di catturare le variazioni di temperatura all’interno di un ambiente.
E lo spirito di un cavaliere in armatura si manifesta.
La stessa armatura del cavaliere venne fatta risalire al XV secolo circa, periodo in cui si sarebbe consumata la tragedia di Moroello e Soleste secondo la leggenda.