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Mostra Neo-realismo socialista

Collezione Ferrarini-Nicoli

Sabato 18 marzo 2017 è stato tagliato il nastro di un’importante mostra dedicata all’arte del XX secolo dal titolo “Arte e mestieri dell’Est Europeo”. L’esposizione caratterizzerà in modo permanente alcune sale del Castello di Bardi, poste a ridosso dei camminamenti di ronda e si configura quale mostra-mercato con quadri e sculture in conto-vendita.

Le opere esposte – 60 dipinti e 16 opere plastiche, provengono dalla raccolta Ferrarini-Nicoli che ha avuto avvio dalla permanenza decennale di Vittorio Ferrarini a Praga, a partire dal 1992. Da questa esperienza di vita con l’est Europeo post caduta del muro di Berlino, è stata avviata la raccolta di oltre 150 opere aventi come tematica il lavoro. Una scelta in parte dettata a livello autobiografico dall’origine modesta del collezionista il quale, in qualità di figlio di contadini, ricorda di essere stato impegnato da giovane nei campi.

Molti quadri, sculture o manifesti, sono stati distrutti dalla popolazione dopo la caduta del muro di Berlino e il conseguente abbandono dei Russi dal territorio Cecoslovacco. Forse una reazione naturale che voleva cancellare un lungo triste periodo. Anni di regime e dittatura. Chi era in Cecoslovacchia in quegli anni può ricordare come non fosse difficile trovare, gettati per strada, quadri e sculture distrutte o bruciate. Un vero peccato perché, in parte, si è cancellato un periodo di storia e di arte.

Così commenta Ferrarini, oggi imprenditore, artista e collezionista, che ha portato una parte della propria raccolta, unitamente a quella dell’amico Mario Nicoli incentrata sul cosiddetto Realismo Socialista di metà ‘900.

Dal lavoro nei campi e sulle strade, al rapporto con le macchine, prime fra tutte quelle a vapore, dalle attività estrattive, siderurgiche alle fabbriche e all’impatto dell’industrializzazione sul paesaggio urbano e rurale. Ogni sala è dedicata ad un’attività e corposi sono i nuclei dedicati ad importanti nomi di artisti, molti dei quali noti a livello Europeo.

Soggetti e tecniche artistiche –dal realismo al raggismo da influenze cubo-futuriste alla cartellonistiche pubblicitaria- che possono essere facilmente ricondotti ai maggiori movimenti d’avanguardia ed esponenti Italiani ed Europei.

L’allestimento è stato curato dal critico d’arte Stefania Provinciali.